Scicli, sassi a vista in contrada Calamarieri

Scicli, contrada Calamarieri, impostata sul navigatore, ed ora godiamoci questo viaggio in un splendido pomeriggio di maggio.

Sono atterrata alle tre all’aeroporto e dopo una breve sosta in hotel ho noleggiato un vecchio maggiolino giallo cabrio. Un libro sul sedile,occhiali da sole, foulard in testa e via verso la costa meridionale dell’isola .

Il paesaggio è incantevole, leggermente movimentato è un alternarsi di terreni coltivati ed incolti. Una cinquantina di km mi separano dalla meta, ma non voglio perdere neppure un minuto di questa esperienza di pura libertà.

Do un’occhiata all’orologio per verificare la data, si siamo ancora nel 2022, qui tra muretti di pietra a secco , fichi d’india ed ulivi mi sembra di aver fatto un salto nel passato , sembra di essere in un posto in cui il tempo dettato dall’orologio ha lasciato il posto alla vita e alla natura, ed è scandito da essa.

Il cellulare mi invita a svoltare a destra e non senza emozione inizia la mia visita.

Il viale d’accesso sterrato è circondato da muretti a secco dietro cui sono coltivate alcune piante da frutto, ci sono degli appezzamenti di terreno in questo momento incolti per circa 25.000 metri, vi sono piante da frutto ed olivi e già lo immagino come un grande verde giardino in cui trascorrere il mio tempo, i muretti si allargano e posso parcheggiare in un piazzale. Alla mia destra la struttura principale si sviluppa su due livelli, un piano terra con affaccio diretto sul piazzale e un piano soppalcato. Vi è un corpo principale attualmente diviso in una cucina, un soggiorno con camino e due stanze da una delle quali si può accedere al soppalco. Una serie di costruzioni simili da una due stanze , dalle diverse altezze che rendono più movimentata e piacevole la vista, sono attaccate alla principale, erano antichi magazzini, stalle e locali accessori. Sul lato opposto troviamo il garage con bagno e magazzino ed un rustico.

Questa casale necessita di rivivere i suoi antichi splendori, mantenendo vivo il suo spirito originario con sassi a vista e se fosse possibile anche il canniccio del tetto che è un vero e proprio spettacolo. Gli spazi vanno rivisti e ripensati ma le potenzialità sono già visibili anche ad un occhio inesperto.

Ora risalgo in auto, il sole che tramonta mi ha ricordato che non si può essere arrivati in Sicilia senza essersi ancora tuffati nel meraviglioso mare, oggi andrò nella tranquilla torre del finanziere e ci rivedremo quando mi inviterete in giardino all’inaugurazione di questo gioiello che vi siete assicurati.