Castagneto Carducci, due casali e la campagna

Un’altra giornata uggiosa in questa caotica grande città. Guardo dalla finestra del mio ufficio e non ne posso più di tutti questi palazzi, del cemento e del grigio in ogni dove.

Il mio consulente ieri mi ha dato una splendida notizia, 14 mesi alla tanto attesa pensione e così nel pomeriggio con mio marito visiterò la casa in Toscana che sogniamo da anni, precisamente a Castagneto Carducci.

Ieri sera guardando le foto ho iniziato a immaginare le nostra vita lì e questo mi è bastato per sentire il profumo del pane fresco che inonda il portico al mattino mentre mio marito pigramente legge il giornale e beve il suo primo e finalmente unico caffè. Già perché con i ritmi che abbiamo ora, il caffè finalmente è solo un piacere da gustare, non uno stimolo continuo a rimanere svegli.

Questa è la casa che sogno da una vita, tutta a piano terra, senza ascensore che si rompe e rampe infinite di scale, una grande cucina in cui radunare la famiglia a Natale o Pasqua, accogliere gli amici nelle splendide giornate di primavera e in cui sbizzarrirmi in tutte le ricette raccolte in anni e che non ho mai avuto il tempo di provare. Anche il salotto che si affaccia sul portico, con le foto di figli e nipoti sul camino, ha il profumo del te e di un buon libro. Due camere da letto, non una in più ne desideravo, per non dover aver le giornate impegnate a pulire casa ma per avere il giusto spazio per noi, circondati dal fascino delle pareti in tufo toscano.

Ciò che mi ha fatto scegliere tra tutte questa casa penso sia però la presenza di anche un più piccolo casale attiguo, la zona giorno, due stanze da letto, il bagno e una meravigliosa veranda. Non so ancora se la useremo per accogliere figli ed amici (senza dover così dividere il nostro appartamento ed adeguare a quelle di altri le nostre abitudini, anche se per brevi periodi) o da affittare per una rendita sicura.

E poi il verde tutto attorno è il nostro giardino. Finalmente mio marito può fare i suoi esperimenti botanici nell’orto anziché in piccole cassette di plastica, mentre io mi dedico a piante e fiori in ogni stagione. Penso al nostro balcone in centro che richiede un sacco di cure per non farci vedere il cemento e tutti quei vicini nei palazzi attorno a noi.

Ora finalmente…il silenzio, la pace e la serenità che abbiamo tanto desiderato mentre in auto correvamo da un lato all’altro della città a portare figli, a incontrare clienti, a prendere un aereo.

Varcato il cancello di casa ci accoglierà il nostro vialetto costeggiato da cipressi, le nostre piante, il nostro nido in cui vivere in serenità circondati dal verde degli ulivi e delle viti e dall’azzurro del mare che dista solo pochi minuti.

Purtroppo questo per me è un sogno, sono ancora in città a correre tra un palazzo e l’altro di cemento, ma a qualcuno è arrivata la splendida notizia …e può vivere il mio sogno.